SAFEGUARDING
Safeguarding:
sistema
di
prevenzione
e
tutela
da
comportamenti
inappropriati,
maltrattamenti,
abusi
e
discriminazione.
Gli
obblighi
in
capo
a
Federazioni
sportive,
Enti
di
affiliazioni
e
affiliati
(i.e.
associazioni
e
società sportive).
La
Riforma
dello
Sport,
mutuando
lo
schema
di
“prevenzione/sanzione”
già
previsto
dal
D.Lgs.
231/2001,
ha
introdotto
l’obbligo
per
gli
enti
sportivi
di
adottare
specifici
modelli
di
organizzazione
e
gestione
e
codici
di
condotta,
finalizzati
a
contrastare
violenze
e
abusi
su
minori
e
ogni
discriminazione a danno dei tesserati.
Il
legislatore
della
Riforma
dello
Sport,
in
coerenza
con
quanto
previsto
dal
D.Lgs.
231/2001,
ha
inteso
allargare
l'ambito
della
corretta
governance
interna
anche
al
rischio
di
lesione
di
diritti
ancora
non
espressamente
considerati,
nella
necessità
di
promuovere,
all'interno
degli
enti
di
base,
l'adozione
di
comportamenti
virtuosi.
Non
più,
quindi,
solo
una
reazione
punitiva
e
repressiva
dell'ordinamento
sportivo,
bensì
una
corretta
gestione
del
rischio
mediante
l'assunzione
di
regole
di
condotta
e
preventive
volte
a
impedire
il
verificarsi
di
comportamenti
illeciti
che
possono
assumere
rilevanza
non
solo penale ma anche disciplinare.
Il
D.Lgs.
28
febbraio
2021
n.
39
-
uno
dei
cinque
decreti
emanati
in
attuazione
della
Legge
Delega
86/2019
-
ha
così
previsto,
all'art.
16,
l'obbligo
per
le
Federazioni
Sportive
Nazionali,
Discipline
Sportive
Associate,
Enti
di
Promozione
Sportiva,
Associazioni
Benemerite
di
redigere,
sentito
il
parere
del
CONI,
le
"Linee
guida"
per
la
predisposizione
dei
"modelli
organizzativi
e
di
controllo
dell'attività
sportiva"
e
dei
"Codici
di
condotta"
a
tutela
dei
minori
e
per
la
prevenzione
delle
molestie,
della
violenza
di
genere
e
di
ogni
altra
condizione
di
discriminazione
prevista
dal
codice
per
le
pari
opportunità
tra
uomo
e
donna
o
per
ragioni
di
etnia,
religione,
convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.
In
conseguenza
a
quanto
sopra,
le
associazioni
e
le
società
sportive
dilettantistiche
e
le
società
sportive
professionistiche
hanno
predisposto
e
adottato,
a
pena
di
sanzione
disciplinare,
entro
dodici
mesi
dalla
comunicazione
delle
dette
"Linee
guida"
da
parte
degli
Enti
di
affiliazione,
le
previste
misure
di
prevenzione
e
i
prescritti
presidi
di
safeguarding
("modelli
organizzativi
e
di
controllo
dell'attività
sportiva
nonché
codici
di
condotta
ad
esse
conformi"
-
art.
16
comma
2).
Qualora
i
detti
enti
sportivi
siano
già
dotati
di
un
modello
organizzativo
e
di
gestione
ai
sensi
del
DLgs.
231/2001,
essi
hanno
il
solo
integrato
tale
modello,
secondo
le
specifiche
Linee
guida
a
loro
destinate
per
la
prevenzione
dei
nuovi
fattori di rischio considerati dalla Riforma (art. 16 comma 4).
Si
rileva,
inoltre,
che
i
diritti
e
i
valori
che
la
citata
disposizione
intende
tutelare
compaiono
anche
in
altro
provvedimento
della
Riforma
dello
Sport,
in
particolare
nel
DLgs.
28
febbraio
2021
n.
36,
all'art.
33
comma
6
ove
si
prescrive
alle
società
e
associazioni
sportive
l'emanazione
di
normative
regolamentari
a
tutela
della
salute
e
della
sicurezza
dei
minori
che
svolgono
attività
sportiva;
con
la
previsione
di
appositi
adempimenti
e
obblighi,
anche
informativi,
tra
cui
spicca
la
designazione
di
un
"Responsabile"
della
protezione
dei
giovani
sportivi,
allo
scopo,
tra
l'altro,
di
contrastare
ogni
tipo
di
abuso
e
di
violenza
su
di
essi
e
della
protezione
della
loro
integrità
fisica
e
morale.
Con
obbligo
di
comunicare
la
nomina
del
detto
"Responsabile"
all'ente
affiliante,
in
sede
di
affiliazione e successiva ri-affiliazione.
La
nozione
di
modello
organizzativo
portata
dal
D.Lgs.
39/2021
si
riferisce
all'insieme
delle
misure
e
delle
iniziative
che
una
società
o
un'associazione
sportiva
deve
adottare
e
attuare al fine di:
•
valorizzare
la
parità
di
genere
tra
uomo
e
donna
nel
contesto di lavoro;
•
tutelare
la
posizione dei minori;
•
contrastare
ogni
forma
di
violenza
di
genere
e
discriminazione
per
ragioni
di
etnia,
religione,
convinzioni
personali,
disabilità,
età
o
orientamento
sessuale.
Per
dare
attuazione
alla
precisa
prescrizione
normativa,
la
Giunta
Nazionale
del
CONI
ha
adottato
la
Delibera
del
25
luglio
2023
n.
255
con
la
quale
ha
imposto
alle
Federazioni
Sportive
Nazionali,
Discipline
Sportive
Associate,
Enti
di
Promozione
Sportiva,
Associazioni
Benemerite,
di
emanare,
entro
il
31
agosto
2023,
le
Linee
guida,
di
valenza
quadriennale,
per
la
predisposizione,
da
parte
degli
affiliati
(i.e.
associazioni
e
società
sportive),
dei
modelli
organizzativi
e
di
controllo
dell'attività
sportiva
(c.d.
“MOG
sportivi”)
e
dei
codici
di
condotta
a
tutela
dei
minori
e
per
la
prevenzione
delle
molestie,
della
violenza
di
genere
e
di
ogni
altra
condizione di discriminazione.
La
suddetta
Delibera
ha
imposto,
inoltre,
che,
nel
termine
di
dodici
mesi
dalla
comunicazione
da
parte
degli
enti
affilianti
delle
Linee
guida
adottate,
le
associazioni
e
società
sportive,
a
pena
di
adeguate
sanzioni
disciplinari,
predispongano,
adottino
e
attuino
efficacemente
i
prescritti
modelli
e
codici
di
condotta;
nonché,
entro
il
1°
luglio
2024
–
termine
ora
prorogato
al
31
dicembre
2024
–
provvedano
a
nominare
il
"Responsabile
contro
abusi,
violenza
e
discriminazioni"
(c.d.
ASD
Safeguarding
officer),
al
fine
di
prevenire
e
contrastare
gli
specifici
rischi
nonché
per
garantire
la
protezione
dell'integrità
fisica
e
morale
degli
sportivi,
dandone
adeguata
pubblicazione
sul
proprio
sito
web
e
comunicazione
al
Responsabile federale delle politiche per il safeguarding.
Tale
specifica
figura
di
controllo
è
munita
delle
necessarie
competenze
e
il
suo
ruolo
deve
risultare
autonomo
e
indipendente
rispetto
all'organizzazione
dell'ente
sportivo;
si
pone,
inoltre,
in
necessario
coordinamento
con
il
già
citato
Safeguarding
Officer/Office
istituito
presso
il
corrispondente
ente
di
affiliazione
(Per
Progetto
Danza
&
Fitness
ASD,
l’ente
di
riferimento
è
ASI).
Quanto
ai
requisiti,
“autonomia”
è
da
intendersi
quale
libertà
di
azione
e
di
autodeterminazione,
con
attribuzione
degli
strumenti
necessari
al
suo
efficace
funzionamento;
“indipendenza”,
quale
assenza
di
mansioni
operative
all'interno
dell'ente,
al
fine
di
evitare
qualsiasi
rischio
di
sovrapposizione
tra
le
figure
del
controllore
e
del
controllato.
I
modelli
organizzativi
adottati
devono
poi
prevedere
l'obbligo,
in
capo
a
tutti
i
tesserati
dell'affiliato,
di
segnalare
senza
indugio
al
Responsabile
fenomeni
di
abuso,
violenza
e
discriminazione
(anche
solo
potenziale)
al
fine
di
agevolare
l'emersione
dei
comportamenti
lesivi
e
consentire
all'organizzazione
di
attivare
prontamente
le
necessarie
misure di tutela e sanzionare l'autore.
Inoltre,
sempre
agli
Enti
di
affiliazione,
si
è
prescritto
di
istituire
il
"Safeguarding
Officer/Office",
responsabile
delle
politiche
di
tutela,
nominato
dal
consiglio
federale
dell'Ente,
che
può
essere
in
composizione
monosoggettiva
(Officer)
o
plurisoggettiva
(Office)
di
almeno
tre
membri,
individuati
tra
soggetti
dotati
di
appositi
requisiti
di
professionalità
e
competenza.
Lo
stesso
ha
specifici
compiti
di
vigilanza
e
controllo
sugli
affiliati,
in
particolare
sull'adozione
e
l'aggiornamento
dei
modelli
e
dei
codici
di
condotta,
nonché
sulla
nomina
del
Responsabile
contro
abusi,
violenze
e
discriminazioni
(c.d.
ASD
Safeguarding
officer),
segnalando
le
eventuali
violazioni
agli
organi
competenti;
inoltre,
ha
funzioni
di
carattere
operativo-preventivo,
dovendo
adottare
"le
opportune
iniziative
per
prevenire
e
contrastare
ogni
forma
di
abuso,
violenza
e
discriminazione",
inviare
all'Osservatorio
del
CONI
relazioni
semestrali
sulle
politiche
di
safeguarding
adottate
dall'Ente
di
affiliazione,
e
riscontrare
eventuali
richieste
di
informazioni
o
documenti
che
dovesse
ricevere
dall'Osservatorio.
Con
la
Delibera
n.
255/2023
è
stato
altresì
istituito
l'"Osservatorio
permanente
del
CONI
per
le
Politiche
di
Safeguarding",
a
cui
è
stato
affidato
il
compito
di
curare
la
redazione
dei
"Principi
fondamentali
per
la
prevenzione
e
il
contrasto
dei
fenomeni
di
abuso,
violenza
e
discriminazione",
ai
quali
devono
conformarsi
sia
gli
Enti
di
affiliazione
nell'ambito
della
redazione
delle
Linee
guida,
sia
gli
affiliati
in
fase di progettazione dei modelli di prevenzione sportiva.
Dai
"Principi
fondamentali"
emanati
dall'Osservatorio
si
ricava
che
le
Federazioni
Sportive
Nazionali,
le
Discipline
Sportive
Associate
e
gli
Enti
di
Promozione
Sportiva
devono
adottare
misure
a
tutela
dei
tesserati
da
ogni
forma
di
abuso,
molestia,
violenza
di
genere
e
ogni
altra
condizione
di
discriminazione,
indipendentemente
da
etnia,
convinzioni
personali,
disabilità,
età,
identità
di
genere,
orientamento
sessuale,
lingua,
opinione
politica,
religione,
condizione
patrimoniale,
di
nascita,
fisica,
intellettiva,
relazionale
o
sportiva.
Il
diritto
alla
salute
e
al
benessere
psico-fisico
dei
tesserati
emerge
quale
valore
prevalente
rispetto
al
risultato
sportivo.
Secondo
quanto
previsto
dal
citato
art.
16
del
DLgs.
39/2021,
la
Giunta
Nazionale
ha
contestualmente
approvato
il
Modello
di
Regolamento
per
la
prevenzione
e
il
contrasto
ad
abusi,
violenze
e
discriminazioni
sui
tesserati
("Regolamento
Safeguarding")
predisposto
quale
riferimento
obbligatorio
per
le
Federazioni
Sportive
Nazionali,
Discipline
Sportive
Associate,
Enti
di
Promozione
Sportiva,
Associazioni
Benemerite
ai
fini
della
predisposizione
dei
regolamenti
interni,
con
l'opzione
per
le
stesse
di
porre
l'effettiva
adozione
del
modello
di
prevenzione
sportiva
e
del
codice
di
condotta
quale
requisito,
a
partire
dal
1°
gennaio
2025,
per
l'affiliazione
o la ri-affiliazione.
Per
l'art.
3
comma
5
dei
"Principi
fondamentali"
costituiscono
fattispecie
di
abuso,
violenza
e
discriminazione,
poi
diffusamente descritte nel comma successivo:
1
.
l'abuso psicologico;
2
.
l'abuso fisico;
3
.
la molestia sessuale;
4
.
l'abuso sessuale;
5
.
la negligenza;
6
.
l'incuria;
7
.
l'abuso di matrice religiosa;
8
.
il bullismo, il cyberbullismo;
9
.
i comportamenti discriminatori.
L'art.
5
dei
“Principi
fondamentali”
precisa
poi
analiticamente
il
contenuto
minimo
dei
MOG
sportivi,
con
particolare
attenzione
alla
previsione
di
modalità
di
prevenzione
e
gestione
del
rischio
in
relazione
ai
fenomeni
di
abusi,
violenze
e
discriminazioni;
di
protocolli
di
contenimento
del
rischio
stesso;
di
corretta
gestione
delle
segnalazioni
con
tutela
e
assistenza
dei
segnalanti;
di
obblighi
informativi
ai
Responsabili
federali
per
le
politiche
di
safeguarding
e
agli
Uffici dei Procuratori federali.
I
modelli
sono,
quindi,
documenti
finalizzati
a
contenere
al
minimo
e
gestire
il
rischio
di
commissione
delle
fattispecie
di
abuso,
violenza
e
discriminazione
,
in
perfetta
aderenza
strutturale
con
il
modello
organizzativo
e
di
controllo espresso dal DLgs. 231/2001.
Ai
MOG
sportivi
si
affiancano
i
Codici
di
condotta
a
tutela
dei
minori
e
per
la
prevenzione
delle
molestie,
della
violenza
di
genere
e
di
ogni
altra
condizione
di
discriminazione,
disciplinati
agli
artt.
10
e
ss.
dei
"Principi
fondamentali".
Essi
esprimono
i
principi
generali
di
lealtà,
probità,
correttezza,
inclusione,
uguaglianza
ed
equità
posti
a
fondamento
del
sistema
di
safeguarding
e,
prevedendo
azioni,
divieti
e
standard
di
condotte
e
buone
pratiche
,
sono
destinati
alla
prevenzione
e
al
contrasto
dei
rischi
specifici.
Safeguarding
Officer
nominato
da
Progetto
Danza
&
Fitness ASD:
Ogni
affiliato
(i.e.
associazione
o
società
sportiva),
ai
sensi
di
quanto
previsto
dall’art.
33,
comma
6,
del
D.Lgs.
36/2021
e
della
delibera
CONI
n.
255
del
25
luglio
2023,
provvede
alla
nomina
una
specifica
figura
di
controllo,
il
"Responsabile
contro
abusi,
violenze
e
discriminazioni"
che
sia
munito
delle
necessarie
competenze;
autonomo
e
indipendente
rispetto
all'organizzazione
dell'ente
sportivo
e
che
dovrà
porsi
in
necessario
coordinamento
con
il
già
citato
Safeguarding
Officer/Office
istituito
presso
il
corrispondente
ente
di
affiliazione.
Secondo
quanto
previsto
dal
MOG
Sportivo,
è
previsto
l'obbligo,
in
capo
a
tutti
i
tesserati
dell'affiliato,
di
segnalare
senza
indugio
al
Responsabile
contro
abusi,
violenze
e
discriminazioni
(c.d.
ASD
Safeguarding
Officer)
fenomeni
di
abuso,
violenza
e
discriminazione
(anche
solo
potenziale)
al
fine
di
agevolare
l'emersione
dei
comportamenti
lesivi
e
consentire
all'organizzazione
di
attivare
prontamente
le necessarie misure di tutela e sanzionare l'autore.
In
ottemperanza
quindi
agli
obblighi
previsti
dall’art.
33
comma
6
del
D.lgs.
36/2021,
Progetto
Danza
&
Fitness
ASD,
con
apposita
delibera
del
Consiglio
Direttivo
del
26
giugno
2024
n.10,
ha
proceduto
alla
nomina
dell’
Avv.
Federica
Vistarini,
quale
Responsabile
contro
abusi,
violenze
e
discriminazioni (c.d. ASD Safeguarding Officer).
I
riferimenti
del
Safeguarding
Officer
da
contattare
in
caso
di
segnalazioni
sono:
fv@mimosaconsulting.it
|
via
Gustavo Modena 39, 20129 – Milano
Modello
organizzativo
e
codice
di
condotta:
le
ultime
versioni
aggiornate
dei
documenti
sono
disponibili
presso
la
sede
di
Progetto
Danza
&
Fitness
ASD.
In
alternativa,
è
possibile
richiedere
una
copia
digitale
all’indirizzo
info@progettodanzaonline.it.
NAVIGATION
SOCIAL
INDIRIZZO
SEDE OPERATIVA
Via S. Giulio, 20
20873
Cavenago di Brianza (MB)
SEDE LEGALE
Via XXIV Maggio, 15
20873
Cavenago di Brianza (MB)
CONTATTI
351 659 6409
NOTE LEGALI
PROGETTO DANZA & FITNESS asd